Che cos’è la plagiocefalia?
Sempre più spesso i genitori notano nei primi mesi di vita una leggera asimmetria nella testa del loro bambino. Si tratta della plagiocefalia posizionale, una condizione benigna che compare quando il cranio del neonato – ancora molto modellabile – assume una forma schiacciata o obliqua, spesso perché il piccolo tende a girare la testa sempre dallo stesso lato.
La plagiocefalia non è legata a problemi di crescita del cervello, ma può avere un impatto estetico e, nei casi più severi, influenzare lo sviluppo motorio. Per questo motivo, pediatri, fisioterapisti e osteopati raccomandano fin da subito misure preventive come il “tummy time” (tempo prono sorvegliato), il cambio frequente di posizione e, nei casi più importanti, l’uso di un casco ortesico.
Dove entra in gioco l’osteopatia?
Negli ultimi anni si è diffuso l’interesse verso l’osteopatia pediatrica, un approccio manuale delicato che mira a favorire la mobilità delle strutture craniche e del collo. Diversi studi scientifici hanno valutato se queste tecniche possano aiutare a correggere l’asimmetria più velocemente.
Cosa dicono le ricerche
- Studi clinici randomizzati condotti in Italia e Spagna hanno mostrato che i bambini con plagiocefalia trattati con cicli brevi di sedute osteopatiche (3–6 in media), in aggiunta ai consigli posturali, migliorano più rapidamente la simmetria cranica rispetto a chi riceve solo educazione posturale.
- In Francia, uno studio ha provato a valutare l’osteopatia come metodo preventivo nei neonati considerati a rischio, ma i risultati non hanno dimostrato differenze significative rispetto ai soli consigli di posizionamento.
- Altri studi osservazionali confermano un miglioramento delle misure di asimmetria cranica dopo trattamenti osteopatici, ma senza un gruppo di controllo i dati restano meno solidi.
È sicura?
Gli studi disponibili non hanno riportato eventi avversi importanti: le tecniche sono state ben tollerate dai lattanti. È comunque fondamentale che vengano eseguite da professionisti formati in ambito pediatrico.
Cosa raccomandano oggi le linee guida
Le società scientifiche internazionali indicano come trattamento di prima scelta:
-
il riposizionamento,
-
il tummy time quotidiano,
-
la fisioterapia quando necessario.
L’osteopatia, pur mostrando risultati promettenti, non fa ancora parte delle raccomandazioni ufficiali, perché servono studi più ampi e di lunga durata per confermarne l’efficacia.
In pratica
Per i genitori, il messaggio è chiaro: nella maggior parte dei casi la plagiocefalia si riduce spontaneamente con semplici accorgimenti posturali. Quando l’asimmetria è più evidente o persiste, l’osteopatia – integrata a fisioterapia ed educazione posturale – può rappresentare una risorsa in più, da valutare insieme al pediatra di fiducia.
Dott. Andrea Pagani